Oggi più che mai l’attenzione del consumatore è alta verso ciò che acquista, in particolare per quanto riguarda gli alimenti. In questo senso, la tracciabilità è diventata una componente cruciale dell’industria alimentare.
Ciò avviene anche nella produzione del riso: dal campo alla tavola, ogni chicco di riso compie un viaggio che implica numerosi passaggi, i quali possono avere un impatto significativo sulla qualità e sulla sicurezza del prodotto finale.
La tracciabilità del riso fornisce non solo una garanzia di qualità e sicurezza per il consumatore, ma promuove anche pratiche di produzione sostenibili e responsabili, facendo emergere l’intera catena di fornitura dal campo di riso alla tavola del consumatore.
La tracciabilità, nel contesto dell’industria del riso, riguarda la capacità di seguire il percorso che compie ogni chicco di riso attraverso tutte le fasi della catena: dalla semina e coltivazione in campo, passando per la raccolta, la lavorazione, il confezionamento, fino alla distribuzione e alla vendita al dettaglio. Questo non riguarda solo i luoghi in cui si trova il chicco nelle singole fasi né le tempistiche, ma anche le modalità, ovvero le pratiche agricole adottate, i metodi di lavorazione utilizzati, le condizioni di trasporto e di stoccaggio, e così via.
Grazie alle innovazioni tecnologiche, la tracciabilità del riso oggi può essere realizzata con un grado di precisione senza precedenti. L’uso di tecnologie come i codici QR, la blockchain e i sofisticati sistemi di pianificazione delle risorse aziendali permettono un controllo dettagliato e in tempo reale di ogni fase del percorso del riso. Questo grado di visibilità ha enormi vantaggi, non solo in termini di sicurezza alimentare, ma anche per la gestione efficiente della catena di fornitura, la riduzione degli sprechi e l’adeguamento alle normative di settore.
La tracciabilità è essenziale anche per identificare e tracciare le specifiche varietà di riso attraverso la catena di fornitura. Ogni varietà di riso ha caratteristiche uniche in termini di sapore, consistenza, tempo di cottura e valore nutrizionale e queste differenze sono da tenere in considerazione nella proposta del prodotto finale, anche in relazione al piatto che il consumatore intende cucinare.
Con un sistema di tracciabilità efficace, le aziende possono garantire che le varietà di riso specificate siano quelle effettivamente presentate ai clienti, aumentando la fiducia dei clienti stessi e assicurando l’integrità del prodotto. Inoltre, la tracciabilità delle varietà può contribuire a proteggere e promuovere varietà di riso locali e tradizionali, sostenendo la biodiversità e la sostenibilità del settore risicolo.
Un aspetto da non tralasciare quando si parla di tracciabilità nella filiera del riso riguarda la certificazione biologica. Questo tipo di certificazione, che può essere rilasciata solo da Organismi di Certificazione riconosciuti dall’UE, attesta che il riso è stato prodotto secondo precisi standard biologici.
Pertanto, per ottenerla, non è sufficiente la produzione in campo. Ogni fase del processo di produzione, dalla semina alla trasformazione e al confezionamento, deve essere monitorata e certificata. Questo processo di certificazione richiede un sistema rigoroso di tracciabilità per garantire il rispetto delle norme biologiche lungo tutta la catena di fornitura.
Mundi Riso, per esempio, ha implementato un sistema di tracciabilità efficace che permette di monitorare il riso lungo tutte le fasi del processo di produzione, garantendo ai consumatori un prodotto che rispetta gli standard biologici più rigorosi. Questo tipo di tracciabilità è fondamentale per rassicurare i consumatori sulla provenienza e sulla qualità del prodotto che stanno acquistando e sottolinea l’importanza della tracciabilità nella filiera del riso.
La tracciabilità del riso in Italia è regolata da una serie di norme e regolamenti, incluso il Decreto legislativo 4 agosto 2017, n.131, che stabilisce i criteri per l’uso del termine “riso classico” e per la verifica della tracciabilità varietale. Le varietà di riso specifiche che possono utilizzare tale dicitura sono Arborio, Baldo, Carnaroli, Roma, S. Andrea, Vialone Nano e Ribe.
Per garantirne la tracciabilità, tutti gli attori della filiera risicola devono aderire a una serie di adempimenti, che vanno dalla coltivazione e produzione del riso, alla sua lavorazione e confezionamento. L’identificazione del prodotto è garantita attraverso l’uso di documentazione esistente, come moduli, registri e certificati, arricchiti da annotazioni specifiche relative al “riso classico”.
Inoltre, le aziende devono sottoporsi a controlli da parte dell’Ente Nazionale Risi, oltre alle verifiche effettuate dagli organi di controllo preposti.
Società italiana appartenente interamente al Gruppo Spagnolo Ebro Foods, primo gruppo agroalimentare in Spagna, leader mondiale nel settore riso e secondo nel settore pasta, vanta una gamma di oltre 60 marchi distribuiti in tutto il mondo.
Mundi Riso S.r.l.
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