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L’uso droni per un monitoraggio efficace della risicoltura

Mundiriso - droni nella risicoltura

L’avanzamento tecnologico sta ridefinendo il panorama agricolo, introducendo nuovi metodi e strumenti che mirano a rafforzare la competitività, la sostenibilità e la resilienza del settore.

Nell’agricoltura moderna, sono sempre più presenti oggetti intelligenti che assolvono tutta una serie di funzioni: si va dai sensori posizionati nei campi, ai satelliti in orbita, fino ai trattori e, sempre più diffusamente, ai droni. Questa crescente interconnessione ha dato vita all’Agricoltura 4.0, dove ogni elemento del sistema agricolo gode di un’ottimizzazione complessiva.

L’emergere di tecnologie come connessioni ad alta velocità, potenti capacità di calcolo, nuovi sensori e, in particolare, i droni, stanno offrendo possibilità senza precedenti. Questi droni, sia terrestri che aerei, rappresentano una rivoluzione in termini di monitoraggio e intervento. Nel settore della risicoltura l’introduzione di queste tecnologie porta a scenari nuovi e particolarmente interessanti.

Il potenziale dei droni nella risicoltura

In Europa l’uso dei droni per l’agricoltura è in una fase iniziale, mentre in altri luoghi, come in Asia, se ne registra un uso già consolidato per la distribuzione di prodotti fitosanitari almeno da una ventina d’anni. In particolare, si è diffusa nelle coltivazioni di riso e grano, per poi ottenere un interessante sviluppo anche con alberi da frutto e altre coltivazioni.

La possibilità di eseguire tali operazioni in modo preciso è determinante per il successo dell’operazione, specialmente quando si lavora con dosaggi ultra-concentrati: evitare sovraesposizioni o omissioni è fondamentale per prevenire danni alle piante o risultati non ottimali. Le moderne attrezzature, grazie a sofisticati radar di prossimità, operano a quote ridotte e in prossimità diretta delle colture, assicurando un volo stabile e una distribuzione uniforme. 

Tuttavia, non l’applicazione di questi oggetti alla risicoltura non si limita a questi aspetti, ma si sta ampliando offrendo varie funzioni.

Uso dei droni in agricoltura: le applicazioni

Nel contesto della risicoltura, questi dispositivi possono essere utilizzati in modo proficuo in una vasta gamma di applicazioni:

  • Osservazione avanzata e monitoraggio: dotati di sensori di alta qualità, i droni possono effettuare scansioni dettagliate dei campi di riso. Questo consente un riconoscimento precoce di problemi come parassiti o patologie. In un settore dove il tempo può influenzare direttamente il raccolto, questo strumento si rivela fondamentale.
  • Raccolta dati con sensori multispettrali: i droni equipaggiati con sensori multispettrali raccolgono dati cruciali riguardo alla salute e alla crescita delle piante. Sono, infatti, dotati di una fotocamera multispettrale che, tramite scatti a diversa lunghezza d’onda, riesce a dare informazioni utili sulla composizione delle piante. In questo modo, si possono individuare stress idrico, carenze nutritive o attacchi di parassiti.
  • Distribuzione di trattamenti: oltre alle operazioni di monitoraggio e rilevamento dello stato delle colture, i droni hanno mostrato un’efficacia sorprendente nella dispersione di vari trattamenti fitosanitari. Dall’erogazione di soluzioni tradizionali a quelle più innovative, come l’uso di agenti biologici, i droni assicurano una distribuzione precisa, riducendo al minimo gli sprechi e incrementando l’effetto desiderato sulle colture.
  • Realtà 3D dei campi: la tecnologia usata nei droni è in grado di creare, grazie a speciali algoritmi, dettagliate mappature tridimensionali dei campi di riso. Queste mappature possono essere elaborate tramite l’utilizzo di software dedicati che forniscono ai risicoltori informazioni preziose, come la morfologia del terreno, la densità delle piante e le previsioni di rendimento, rendendo possibile una pianificazione più accurata.
  • Prontezza nella gestione di emergenze: Di fronte a imprevisti, come eventi meteorologici estremi, i droni rappresentano uno strumento di risposta rapida. La loro capacità di valutare rapidamente vasti appezzamenti aiuta gli agricoltori a identificare zone danneggiate e a definire strategie di recupero.

I vantaggi dell’uso dei droni nella risicoltura

Le numerose applicazioni dell’uso dei droni in risicoltura si concretizza con una serie di importanti vantaggi, che possono trasformare radicalmente la gestione e l’efficienza delle coltivazioni.

  • Precisione nel monitoraggio: con la loro capacità di volare a bassa quota e coprire ampie aree in tempi ridotti, i droni forniscono informazioni dettagliate, ottimizzando l’utilizzo di risorse e prevenendo perdite.
  • Analisi del terreno: grazie a sensori e camere ad alta risoluzione, possono fornire immagini del suolo diversamente difficili da ottenere.
  • Riduzione dei costi operativi: l’uso di droni riduce la necessità di ispezioni manuali e frequenti sul campo. Oltre a un risparmio di tempo, ciò porta a ridurre i costi di tali operazioni, come il consumo di carburante per i veicoli o le ore di lavoro necessarie per coprire ampie aree.
  • Sostenibilità ambientale: questi oggetti permettono anche di contribuire a pratiche agricole più sostenibili. Grazie ai dati raccolti, gli agricoltori possono ridurre l’uso eccessivo di acqua, pesticidi o fertilizzanti, intervenendo solo dove e quando è necessario, con beneficio per l’ambiente.
  • Tempestività degli interventi: grazie alle rilevazioni accurate e rapide, è possibile intervenire prontamente in caso di situazioni critiche, riducendo le conseguenze negative.

Normative e questioni di privacy legate all'uso dei droni

Con l’espansione dell’uso dei droni in vari settori, emergono, però, anche criticità connesse all’uso di una tecnologia in rapido sviluppo.  

L’Ente nazionale per l’aviazione civile (Enac) gioca un ruolo chiave nella regolamentazione dei droni, attenendosi in parte ai regolamenti europei.

Una delle principali preoccupazioni è legata alla capacità dei droni di catturare immagini e video, con il rischio di invadere la privacy di individui e proprietà. Anche se in agricoltura l’obiettivo principale è monitorare le colture, esiste la possibilità che vengano catturate immagini al di fuori dei confini dell’appezzamento: le riprese aeree, se non gestite correttamente, possono infatti ledere il diritto alla privacy, rendendo complessa la gestione delle autorizzazioni necessarie.

Un altro aspetto critico riguarda la possibilità di violare lo spazio aereo, con possibili rischi per l’aviazione.

Pertanto, è essenziale che gli operatori di droni siano ben informati e rispettino le normative vigenti, utilizzando le attrezzature in modo etico e responsabile, garantendo al contempo la trasparenza nella raccolta e nell’uso dei dati.