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L’importanza della biodiversità nella produzione di riso

Mundiriso biodiversità riso

Nel contesto della produzione di riso si sta assistendo a un rinnovato interesse verso la biodiversità, un elemento che riveste un ruolo cruciale non solo per la salvaguardia degli ecosistemi naturali, ma anche per la sostenibilità e l’efficienza della risicoltura stessa.

La biodiversità, in termini di varietà di riso, non è soltanto una ricchezza genetica da preservare per le future generazioni; è anche una risorsa indispensabile per rispondere alle sfide imposte dai cambiamenti climatici, dalle malattie delle colture e dalle esigenze di un mercato sempre più orientato verso prodotti qualitativamente superiori e sostenibili.

Poiché la diversità delle specie di riso influisce direttamente sulla resilienza delle coltivazioni, sull’adattabilità ai cambiamenti climatici e sulle pratiche agricole, tutto ciò diventa strategico anche da un punto di vista economico.

Biodiversità riso: che cosa si intende

La biodiversità nel riso si manifesta attraverso la possibilità di coltivare un’ampia varietà di specie, ciascuna con le sue caratteristiche uniche e adattamenti specifici.

Tale diversità genetica rappresenta una risorsa molto interessante per il settore risicolo, in quanto offre una vasta gamma di opzioni per rispondere a sfide ambientali e agronomiche.

Le varietà di riso, infatti, non si caratterizzano solo per la forma del chicco, il sapore e la consistenza – tutti elementi che influiscono sulla resa dei piatti –, ma anche per la loro capacità di resistere a malattie, parassiti e condizioni climatiche avverse.

Inoltre, la coltivazione di diverse varietà di riso contribuisce a preservare l’equilibrio degli ecosistemi locali, riducendo la dipendenza da monoculture che possono esaurire le risorse del suolo e aumentare la vulnerabilità a malattie e parassiti.

La biodiversità, quindi, non solo arricchisce il patrimonio agricolo, ma svolge anche un ruolo fondamentale nell’assicurare la resilienza e la sostenibilità a lungo termine delle colture di riso.

Le opportunità della biodiversità nel settore risicolo

La promozione della biodiversità si scontra con diverse sfide, ma offre anche significative opportunità. Una delle principali sfide è l’integrazione delle pratiche di biodiversità in sistemi agricoli spesso dominati da colture monovarietali. Questo richiede un cambiamento sia nelle tecniche agricole che nelle mentalità, un processo che può essere facilitato attraverso incentivi, formazione e supporto agli agricoltori.

Un’altra sfida importante è il cambiamento climatico, che sta modificando gli ambienti di coltivazione e presentando nuove minacce in termini di malattie e parassiti. Qui, la biodiversità può essere parte della soluzione, poiché la coltivazione di varietà più resistenti e adattabili può aiutare a mitigare alcuni di questi impatti.

Le opportunità future sono altrettanto significative. La crescente domanda di prodotti alimentari sostenibili e tracciabili offre un mercato potenzialmente vasto per varietà di riso coltivate in modo biodiverso. Inoltre, l’innovazione nella ricerca agricola, che include lo sviluppo di nuove varietà di riso e tecniche di coltivazione, potrebbe ulteriormente rafforzare la biodiversità nel settore.

Infine, la biodiversità può giocare un ruolo chiave nell’agricoltura di precisione, dove l’uso di dati e tecnologie avanzate consente una gestione più efficiente e mirata delle colture, massimizzando i benefici della diversità genetica delle piante.

La pratica della biodiversità nel riso: come si può attuare

La biodiversità nella produzione di riso può essere esemplificata attraverso l’integrazione di varietà locali e tradizionali con specie più recenti, sviluppate per specifiche resistenze o qualità. Ad esempio, varietà tradizionali come il ‘Basmati’ e il ‘Jasmine’, note per i loro distintivi aromi e qualità culinarie, possono essere coltivate in tandem con varietà più recenti sviluppate per resistere a malattie specifiche o adattarsi a condizioni di siccità.

Un altro esempio è l’uso di varietà di riso ‘neri’ o ‘rossi’, come l’Oryza sativa var. ‘Nerone’ o ‘Rosso Selvatico’. Queste varietà non solo offrono diversità cromatica e nutrizionale, ma spesso possiedono anche maggiore resistenza a condizioni ambientali stressanti e malattie.

Inoltre, tecniche agricole come la consociazione possono essere utilizzate per coltivare diverse varietà di riso insieme, o in alternanza con altri tipi di colture. Questo non solo aumenta la biodiversità ma migliora anche la salute del suolo e riduce la dipendenza da fertilizzanti chimici, contribuendo a un sistema agricolo più sostenibile.

Infine, è importante considerare anche le pratiche di gestione delle risorse idriche. Varie specie di riso hanno diversi requisiti di acqua. Alcune varietà sono adattate a condizioni con meno acqua e possono essere coltivate in aree dove l’acqua è una risorsa limitata. Questa diversificazione nelle pratiche di irrigazione può essere un elemento chiave nella gestione sostenibile delle risorse idriche in agricoltura.

Nuove frontiere per la biodiversità nel settore risicolo

Le iniziative della Commissione Europea, che prevedono una strategia per rafforzare il patrimonio biologico europeo entro il 2030, hanno aperto ampie discussioni nel mondo agricolo. Questa strategia, la cosiddetta “Farm to Fork” mira a stabilire obiettivi chiari e linee guida concrete per una gestione più sostenibile delle risorse agricole.

Nel cuore di questa strategia si trovano diversi punti focali: la riduzione dell’uso di fitofarmaci e fertilizzanti, l’espansione dell’agricoltura biologica, l’aumento delle aree protette e il potenziamento delle aree ad alta biodiversità. Questi obiettivi si riflettono in una diminuzione programmata dell’uso di prodotti chimici e in un incremento significativo delle terre dedicate all’agricoltura biologica.

In risposta a queste direttive, esperti del settore risicolo stanno valutando attentamente i potenziali impatti e le opportunità. Un aspetto cruciale è come queste nuove politiche influenzeranno le pratiche di coltivazione, in particolare in aree già sottoposte a regolamenti ambientali stringenti.

Il dibattito si concentra anche sulla fattibilità e realismo di tali obiettivi. Mentre alcuni vedono in queste direttive una spinta verso pratiche più sostenibili e rispettose dell’ambiente, altri esprimono preoccupazioni circa la possibilità di raggiungere questi traguardi senza compromettere la produttività e la sostenibilità economica delle aziende agricole. In particolare, c’è una crescente attenzione sul ruolo che le innovazioni scientifiche e tecnologiche, come la biotecnologia avanzata e l’agricoltura di precisione, potrebbero giocare nel raggiungimento di questi obiettivi.